C L I E N T I
LACEDONIA

ViviLacedonia è un progetto di promozione territoriale e socioculturale volto alla valorizzazione del patrimonio immateriale e materiale di Lacedonia. Scoprire le bellezze paesaggistiche del proprio territorio, indagare la storia, gli usi e le tradizioni, preservare le produzioni tipiche del posto è un incentivo allo sviluppo del turismo sia interno che esterno. Il progetto è curato da MEF Communication con il Patrocinio del Comune di Lacedonia e fa riferimento al Bando della Regione Campania relativo al Fondo Nazionale Integrativo per i Comuni montani.

ATTIVITÀ MEF

Per questo progetto abbiamo messo in atto una strategia che sfrutta diversi canali: sito web, social network e App mobile. L’obiettivo è quello di far conoscere la storia di Lacedonia, i possibili itinerari turistici con i relativi luoghi di interesse e tutto ciò che concerne la cultura del borgo irpino: tradizioni, forme dialettali e racconti popolari. L’approccio, dunque, è volto ad incrementare il turismo attraverso la conoscenza del luogo, in modo da favorire la crescita e lo sviluppo economico delle attività commerciali locali.

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IDENTITÀ

Il nostro scopo durante gli shooting Coffeina è quello di restituire a clienti e possibili clienti la varietà di prodotti offerti dall’azienda. La parte esclusivamente visiva di questa tipologia di prodotto non è naturalmente sufficiente per attrarre il consumatore, quindi, tramite le immagini, puntiamo a suscitare le sensazioni olfattive e gustative che una buona tazza di caffè bollente può generare.

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SOCIAL
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Il lavoro manuale e la società contadina a Lacedonia

Fino agli anni Cinquanta circa del secolo scorso, quella lacedoniese e in generale quella irpina, era una società contadina che si sostentava con il lavoro dei campi.

La popolazione rurale che viveva in campagna lavorava i piccoli terreni di proprietà e viveva grazie ai prodotti del lavoro agricolo.

La popolazione urbana era composta da braccianti che vivevano lavorando a giornata e che ogni sera si ritrovavano nella piazza centrale di Lacedonia, seduti sulle scale della chiesa di San Filippo, in attesa che qualche proprietario terriero li assumesse per la mattina successiva.

Continua a seguirci per scoprire di più sulla società lacedoniese.

Bibelo - Via G. B. Vico 58, Lacedonia AV

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La cappella della Santissima Trinità

La chiesa della Santissima Trinità è una cappelletta, le cui origini sono antiche: tra le sue mura il canonico e storico locale Pasquale Palmese scoprì una lapide di Lucio Licinio, figlio di Marco Licinio Magro, della tribù Galeria di Roma.

La struttura che vediamo oggi non è quella antica. I ripetuti terremoti, infatti, la atterrarono, tanto che nel XVII secolo il Vescovo La Morea ne ordinò la ricostruzione (o comunque una notevole ristrutturazione).

Al di sopra del portale d'ingresso in pietra, vi sono due lapidi con scritte in latino.

Ulteriormente e fortemente danneggiata dal terremoto del 23 Novembre 1980, venne nuovamente riaperta al culto solo nel luglio 2002.

Continua a seguirci per scoprire altri luoghi storici di culto a Lacedonia.
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Così era definita la donna del popolo nel XIX secolo. Divisa tra il lavoro dei campi e quello domestico e ancora tra la patria potestà e quella maritale, molto spesso era anche vittima di abusi e violenze.

Lo stupratore era spesso lo stesso marito, ma in molti casi i carnefici erano grandi proprietari terrieri che perpetravano ricatti e stupri ai danni di giovani braccianti.

Nell’epos popolare di Lacedonia si sono inserite di diritto delle vere e proprie eroine femministe ante-litteram, che vittime di violenza e senza nessuna tutela, hanno deciso di farsi giustizia ricorrendo alla violenza a loro volta.

Conosci altri racconti popolari su donne del popolo considerate delle eroine?

Scopri l’articolo completo sul blog.
LINK NELLE STORIE IN EVIDENZA

#vivilacedonia
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SHOOTING

Realizziamo shooting costanti a Lacedonia attraverso i quali, oltre a mostrare luoghi di interesse e bellezze del posto, intendiamo proporre un’immagine che vada a colpire prevalentemente la sfera emotiva dell’utente andando a suscitare così nelle persone che seguiranno i profili social un interesse concreto nel visitare il borgo. Per questo foto e video mostrano anche l’aspetto della quotidianità, della vita vissuta e degli affetti che si creano nel tempo all’interno dei luoghi.

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SITO WEB E APP MOBILE

Il sito web e l’app mobile sono suddivisi in diverse sezioni nelle quali si racconta Lacedonia come se fosse una narrazione: il ruolo che il borgo ha avuto nelle varie epoche storiche, la valenza che ha rappresentato dal punto di vista religioso, i possibili itinerari turistici che coinvolgono le bellezze paesaggistiche e i luoghi di interesse storico. Particolare attenzione è data alle attività commerciali presenti sul territorio, con una sezione in cui poter ritrovare tutte le informazioni utili.

IDENTITÀ

All’interno del logo abbiamo cercato di racchiudere tutti gli elementi che caratterizzano Lacedonia. La chiesa con il campanile centrale, che si riesce a vedere da tutti i punti del paese, le colline su cui si adagia il paese, il colore rossiccio tipico dei tetti delle case ed infine, in basso, le grotte antiche su cui tutto il paese pare reggersi, il Costone rupi. La scelta dei colori richiama le specificità del borgo irpino, con particolare attenzione al verde delle colline.

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GESTIONE SOCIAL
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Il lavoro manuale e la società contadina a Lacedonia

Fino agli anni Cinquanta circa del secolo scorso, quella lacedoniese e in generale quella irpina, era una società contadina che si sostentava con il lavoro dei campi.

La popolazione rurale che viveva in campagna lavorava i piccoli terreni di proprietà e viveva grazie ai prodotti del lavoro agricolo.

La popolazione urbana era composta da braccianti che vivevano lavorando a giornata e che ogni sera si ritrovavano nella piazza centrale di Lacedonia, seduti sulle scale della chiesa di San Filippo, in attesa che qualche proprietario terriero li assumesse per la mattina successiva.

Continua a seguirci per scoprire di più sulla società lacedoniese.

Bibelo - Via G. B. Vico 58, Lacedonia AV

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Il lavoro manuale e la società contadina a Lacedonia

Fino agli anni Cinquanta circa del secolo scorso, quella lacedoniese e in generale quella irpina, era una società contadina che si sostentava con il lavoro dei campi.

La popolazione rurale che viveva in campagna lavorava i piccoli terreni di proprietà e viveva grazie ai prodotti del lavoro agricolo.

La popolazione urbana era composta da braccianti che vivevano lavorando a giornata e che ogni sera si ritrovavano nella piazza centrale di Lacedonia, seduti sulle scale della chiesa di San Filippo, in attesa che qualche proprietario terriero li assumesse per la mattina successiva.

Continua a seguirci per scoprire di più sulla società lacedoniese.

Bibelo - Via G. B. Vico 58, Lacedonia AV

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La cappella della Santissima Trinità

La chiesa della Santissima Trinità è una cappelletta, le cui origini sono antiche: tra le sue mura il canonico e storico locale Pasquale Palmese scoprì una lapide di Lucio Licinio, figlio di Marco Licinio Magro, della tribù Galeria di Roma.

La struttura che vediamo oggi non è quella antica. I ripetuti terremoti, infatti, la atterrarono, tanto che nel XVII secolo il Vescovo La Morea ne ordinò la ricostruzione (o comunque una notevole ristrutturazione).

Al di sopra del portale d'ingresso in pietra, vi sono due lapidi con scritte in latino.

Ulteriormente e fortemente danneggiata dal terremoto del 23 Novembre 1980, venne nuovamente riaperta al culto solo nel luglio 2002.

Continua a seguirci per scoprire altri luoghi storici di culto a Lacedonia.
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La cappella della Santissima Trinità

La chiesa della Santissima Trinità è una cappelletta, le cui origini sono antiche: tra le sue mura il canonico e storico locale Pasquale Palmese scoprì una lapide di Lucio Licinio, figlio di Marco Licinio Magro, della tribù Galeria di Roma.

La struttura che vediamo oggi non è quella antica. I ripetuti terremoti, infatti, la atterrarono, tanto che nel XVII secolo il Vescovo La Morea ne ordinò la ricostruzione (o comunque una notevole ristrutturazione).

Al di sopra del portale d'ingresso in pietra, vi sono due lapidi con scritte in latino.

Ulteriormente e fortemente danneggiata dal terremoto del 23 Novembre 1980, venne nuovamente riaperta al culto solo nel luglio 2002.

Continua a seguirci per scoprire altri luoghi storici di culto a Lacedonia.
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Così era definita la donna del popolo nel XIX secolo. Divisa tra il lavoro dei campi e quello domestico e ancora tra la patria potestà e quella maritale, molto spesso era anche vittima di abusi e violenze.

Lo stupratore era spesso lo stesso marito, ma in molti casi i carnefici erano grandi proprietari terrieri che perpetravano ricatti e stupri ai danni di giovani braccianti.

Nell’epos popolare di Lacedonia si sono inserite di diritto delle vere e proprie eroine femministe ante-litteram, che vittime di violenza e senza nessuna tutela, hanno deciso di farsi giustizia ricorrendo alla violenza a loro volta.

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SHOOTING

Realizziamo shooting costanti a Lacedonia attraverso i quali, oltre a mostrare luoghi di interesse e bellezze del posto, intendiamo proporre un’immagine che vada a colpire prevalentemente la sfera emotiva dell’utente andando a suscitare così nelle persone che seguiranno i profili social un interesse concreto nel visitare il borgo. Per questo foto e video mostrano anche l’aspetto della quotidianità, della vita vissuta e degli affetti che si creano nel tempo all’interno dei luoghi.

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SITO WEB E APP MOBILE

Il sito web e l’app mobile sono suddivisi in diverse sezioni nelle quali si racconta Lacedonia come se fosse una narrazione: il ruolo che il borgo ha avuto nelle varie epoche storiche, la valenza che ha rappresentato dal punto di vista religioso, i possibili itinerari turistici che coinvolgono le bellezze paesaggistiche e i luoghi di interesse storico. Particolare attenzione è data alle attività commerciali presenti sul territorio, con una sezione in cui poter ritrovare tutte le informazioni utili.

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